Prevenire le cadute: efficacia degli interventi negli anziani residenti in strutture di assistenza
26/08/2025Le cadute tra gli anziani nelle strutture socio-assistenziali sono comuni e possono causare perdita dell'autonomia, fratture e talvolta la morte a causa delle lesioni. È quindi importante adottare interventi efficaci di prevenzione.
Al fenomeno delle cadute, determinante per la qualità della vita degli anziani, abbiamo dedicato recentemente un'altra segnalazione.
Per classificare gli studi e capire quali interventi funzionino meglio, una revisione Cochrane si è basata sulla classificazione sviluppata dalla rete europea Profane (Prevention of Falls Network Europe).
Gli interventi sono stati raggruppati in tre categorie principali:
- interventi multifattoriali: combinano due o più strategie (come esercizio fisico, revisione dei farmaci e vitamina D) basate su specifici fattori di rischio individuali di ciascun anziano
- interventi singoli: si concentrano su un'unica strategia specifica, applicata a tutti i partecipanti del gruppo
- interventi multipli: consistono nella combinazione di interventi, somministrata a tutti i partecipanti senza personalizzazione.
Quali interventi sono efficaci per prevenire le cadute degli anziani residenti?
Elenchiamo i risultati principali della revisione.
Gli interventi multifattoriali sono efficaci nel ridurre il numero di cadute. In particolare, gli interventi che combinano più elementi (es. esercizio fisico, revisione dei farmaci, supplementazione di vitamina D) e che sono personalizzati in base alle esigenze individuali (ad esempio, per persone con demenza) e realizzati con il supporto del personale della struttura, hanno mostrato risultati migliori. Potrebbero anche essere economicamente convenienti.
L'esercizio fisico regolare come intervento singolo probabilmente riduce sia il numero totale di cadute che il numero di persone che cadono. Questo effetto, però, non si mantiene nel tempo se l'esercizio viene interrotto. L'esercizio può essere efficace anche per i residenti con deficit cognitivi e può rappresentare una soluzione economicamente vantaggiosa.
La somministrazione di vitamina D (con o senza calcio) probabilmente riduce la frequenza delle cadute, ma sembra avere poco o nessun effetto sul numero di persone che cadono. Gli studi hanno incluso residenti con bassi livelli di vitamina D.
Aumentare le porzioni di latticini nella dieta, grazie all'assistenza di un dietologo nella progettazione del menu, potrebbe ridurre il numero di persone che cadono e il rischio di fratture dovute alle cadute.
Prevenire le cadute: punti di forza e limiti della ricerca
Per ciò che riguarda gli interventi sui farmaci, non è chiaro se gli interventi volti a ottimizzare la loro somministrazione siano efficaci nel ridurre le cadute. Le prove disponibili non sono conclusive.
Inoltre, la qualità delle evidenze scientifiche è in gran parte da moderata a bassa. Questo perché molti studi presentano limiti metodologici, come la mancanza di anonimato (le persone sapevano quale trattamento ricevevano) e una documentazione incompleta dei risultati.
Nonostante i progressi, concludono gli esperti della Cochrane, c'è ancora bisogno di ulteriori ricerche per chiarire quali siano i tipi di esercizio fisico più efficaci e per valutare meglio gli interventi per migliorare la gestione dei farmaci.

